Tumore del polmone
Che cos’è?
Il tumore del polmone è una neoplasia che colpisce l’albero respiratorio. Esistono differenti tipologie di tumore a seconda del tessuto colpito. Oltre il 95% delle neoplasie polmonari appartiene a due categorie: tumore polmonare a piccole cellule (SCLC) e il tumore polmonare non-a piccole cellule (NSCLC).

Il tumore non a piccole cellule è a sua volta suddiviso in tre tipologie: il carcinoma spinocellulare, detto anche a cellule squamose, ha origine dalle cellule che rivestono le vie respiratorie (25-30% dei tumori del polmone). L’adenocarcinoma si sviluppa dalle cellule che secernono il muco e si localizza a livello dei bronchi (35-40% dei tumori del polmone). Il carcinoma a grandi cellule può comparire in diverse aree del polmone e ha la tendenza a crescere ed a diffondersi piuttosto rapidamente (10-15% dei tumori del polmone)
Quanto è diffuso?
Il cancro del polmone rappresenta la principale causa di morte per cancro a livello mondiale. Ogni anno vengono diagnosticati 2,1 milioni di casi nel mondo. In Italia sono oltre 41.500 i nuovi casi diagnosticati.
Come si diagnostica?
La diagnosi di tumore al polmone avviene tramite biopsia. Questa procedura, utile a trarre più informazioni possibili sulle caratteristiche del tumore, è il punto di arrivo rispetto a tutta una serie di esami come la radiografia del torace, la broncosocopia, la Tac, la Pet, la scintigrafia ossea e la risonanza magnetica.
Tra i principali sintomi ricordiamo tosse persistente, sangue nell’espettorato, mancanza di fiato stanchezza inspiegabile, perdita di peso e dolore toracico. Il cancro del polmone è una malattia i cui sintomi vengono spesso avvertiti in fase tardiva, per cui la maggior parte dei pazienti viene diagnosticata quando la malattia è già avanzata
Come si cura?
La scelta terapeutica si basa sulle caratteristiche del tumore del polmone e sul suo stadio di progressione alla diagnosi.
Se in fase iniziale si procede con la rimozione chirurgica a cui segue, a seconda del grado di rischio, una chemioterapia adiuvante con l’obiettivo di ridurre al minimo le possibilità di recidiva. La chemioterapia viene utilizzata anche in modalità neo-adiuvante per ridurre la massa tumorale prima dell’asportazione chirurgica. Oltre alla chemioterapia è possibile fare ricorso anche alla radioterapia.
Quando la malattia è già in fase avanzata, in base alle caratteristiche molecolari del tumore, è possibile ricorrere all’utilizzo di farmaci a bersaglio molecolare (mutazioni EGFR, ALK) e all’utilizzo dei farmaci immunoterapici per prolungare il più possibile la sopravvivenza.
Come si previene?
Il fattore di rischio principale nello sviluppo del tumore al polmone è il fumo di sigaretta, anche quello passivo. C’è un chiaro rapporto dose-effetto, più sigarette si fumano e prima si comincia a farlo, più aumenta il rischio di ammalarsi. Esistono poi altri fattori, dovuti principalmente all’esposizione professionale, come il contatto con l’amianto (nel mesotelioma), radon e con i metalli pesanti (uranio, cromo e nichel).
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